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Ruolo dell'Uomo nel Creato

Ruolo dell'Uomo nel Creato

Noi riteniamo che il ruolo dell'uomo nel mondo che lo circonda, non dovrebbe essere di miope predominio sulle altre creature o di ottuso, distruttivo e cieco senso di possesso verso il pianeta come se non ci fosse un domani che non per la generazione attuale, ma di armoniosa coesistenza con l'ambiente che lo ospita e con le altre creature che sono in realtà investite di pari dignità ed oggettiva importanza rispetto all'uomo.

Uno dei fattori principali ad ingannare l'essere umano è la grossolana presunzione di essere "superiore" in valore ed importanza rispetto alle altre creature abitanti il pianeta solo a ragione delle sue risorse cognitive e della relativa capacità di impatto sull'ambiente in cui vive; questo aspetto si manifesta nella più tipica dimostrazione di gretta limitatezza e di ignoranza degradante il potenziale umano che poi si concretizza sul piano materiale attraverso lo sfruttamento smodato dell'ambiente e la vessazione degli animali; questi sono atteggiamenti pericolosi per le altre creature e per il pianeta, quanto per l'uomo stesso e per la messa a rischio della sua ancor più complessa crescita interiore, rispetto alle altre specie, che non potrà mai avvenire senza una comprensione adeguata del valore di tutta la vita esistente e del naturale sviluppo delle capacità di armoniosa relazione con essa.

Questa falsa convinzione di superiorità o di diritto di poter disporre senza riguardo dell'ambiente e della vita delle altre creature, nasce da una semplicistica e grezza branca di pseudo-cultura moderna imperniata ciecamente nella difesa della supremazia materiale dell'uomo sulle altre specie e non tiene conto minimamente della componente spirituale e Divina delle creature animate.

L'uomo ha la stessa dignità delle altre creature esistenti, né più, né meno ; ogni creatura è investita di un' Anima, questa parte spirituale si può "esprimere" con maggiore potenziale e conseguentemente perfezionarsi maggiormente tanto più la mente e le virtù logiche sono capaci, questo significa maggiori possibilità di evoluzione e perfezionamento sprirituale, non un maggior valore esistenziale di una vita paragonata ad un'altra.

Molte antiche culture, depositarie di una conoscenza sofisticata del mondo spirituale, come gli Egizi, solo per fare un esempio, sapevano bene che negli animali c'era questa "scintilla Divina" quanto nell'uomo; non per niente, il gatto era un animale considerato sacro e a lui furono dedicate opere, leggi e sculture.

L'Uomo è  quindi, rispetto alle altre specie, più capace di perfezionarsi spiritualmente a livello potenziale, ma anche nella realizzazione di questo potenziale di perfezionamento, non viene comunque a diventare oggettivamente superiore, come valore dell'Essere, rispetto alle altre creature viventi che sono i suoi fratelli nel creato, ma significa unicamente aver raggiunto un livello di evoluzione superiore e questo non vuol dire che due emanazioni della stessa "materia divina" abbiano un valore ed una importanza differenti a seconda del raggiungimento di un determinato stadio di consapevolezza spirituale, cambia solo lo stadio attuale di evoluzione, non il valore oggettivo di ogni singola vita.

Ogni creatura è un "Raggio di Dio" pari a tutti gli altri; raggio che si è incarnato in corpo per fare una esperienza di vita sul piano materiale, diversa nella tipologia e nello svolgimento, ma proveniente dalla stessa medesima fonte.

La mente è uno strumento per il nostro Essere Divino, in maniera essenzialmente simile a come potrebbe essere un altro membro del resto del corpo, anche se in maniera tecnicamente più diretta in relazione alla nostra parte spirituale.

Purtroppo la nostra stessa mente può ingannarci, proprio attraverso questa abbondanza di capacità cognitive, che, se utilizzate ad un livello di consapevolezza non adeguata, possono dare luogo a quel fenomeno di concentrazione settoriale delle risorse intellettuali, che impedisce poi all'individuo di contemplare il "quadro d'insieme", creando convinzioni false, perchè basate su dati appunto settoriali e arbitrari.

L'uomo d'affari che deciderà di scaricare abusivamente in mare le scorie delle sue strutture, nella stessa terra in cui vive, allo scopo di guadagnare di più ed aprire eventuali succursali, magari successivamente finendo per piangere il figlio ammalatosi per le stesse scorie poco tempo dopo, non è da considerarsi dotato di una intelligenza "saggia", ma di una ragione miope ed offuscata dall'influenza di una grossolana e semplicistica sub-cultura, caratteristiche di questa era e alla quale non ha saputo tener testa intellettualmente e spiritualmente.

Noi siamo convinti che questo retaggio culturale disastroso accumulato nel tempo, possa essere ad oggi, paradossalmente, uno strumento prezioso, per specchiarci in quello che stiamo facendo, prendere meglio coscienza di chi siamo e realizzarci spiritualmente e intellettualmente attraverso le azioni che intraprenderemo.

Ruolo dell'Uomo nel Creato - Priorato di Sion